La mela e la mente

Elevatore di pensiero - Episodio 19

Cosa significa essere coscienti? Dove si trovano gli oggetti che percepiamo all’interno della nostra mente? Sono domande che sono state declinate in molti modi e per molto tempo. Come il mentale si relazioni al fisico è quello che viene chiamato “hard problem of consciousness” (il problema difficile). Il problema vera. Quello su cui posano tutte le domande esiziali dell’uomo. Le neuroscienze hanno provato ad attaccare la questione da una linea di retrovia: cercare di capire come fa il cervello a generare la coscienza, senza, per ora, cercare di spiegare cosa sia quella sensazione di esistere che ci pervade quando siamo svegli. L’hard problem ci sfugge ancora. E allora, quando qualcosa sfugge, può essere utile tornare a ripassare la premesse. Ci siamo persi qualche dettaglio chiave? Su questa linea di pensiero si basa il lavoro di Riccardo Manzotti, un filosofo della mente (e ingegnere) dello IULM che ci aiuta a capire il suo originale approccio al problema coscienza. Sarà un viaggio molto interessante esplorando una teoria contro-intuitiva (o forse super-intuitiva) che ci consente di rimettere a fuoco i problemi che ci frenano nel capire la coscienza, che forse si nasconde in piena luce davanti a noi, e di lasciarci sedurre da una soluzione molto originale. Molti di più quanto detto nel podcast potete trovarlo sul blog di Riccardo Manzotti, o sul sui recente libro “La mente allargata: Perché la coscienza e il mondo sono la stessa cosa” uscito per Il Saggiatore

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L'oscurità della materia

Elevatore di pensiero - Episodio 18

A bruciapelo: il 95% di tutto quanto esista è al di fuori della nostra capacità di interazione. Si tratta della materia oscura. Cos'è? Com'è? E...c'è? Tutto questo con Andrea Cimatti, astrofisico, autore per Carocci di "L'Universo Oscuro" , con il quale parleremo di molte cose, dalla ricerca in fisica alla didattica, dalla divulgazione allo stato dell’università. Finanche a chiederci se studiare l’universo non ci dia una prospettiva diversa sugli eventi di tutti i giorni.

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Sovranità e sovranismo.

Elevatore di pensiero - Episodio 17

Che cosa significa essere sovrani? Cos'è la sovranità e perché questo particolare concetto si trova oggi al centro del dibattito politico? Perchè oggi si può venire additati di essere sovranisti e il sovranismo viene accusato di richiamarsi a totalitarismi passati? Ne parliamo con Carlo Galli, professore ordinario di storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bologna, ex parlamentare e studioso della sovranità, in una conversazione che toccherà molti temi: dalle basi teoriche della sovranità, al suo status nel mondo di oggi, sia per le superpotenze, che per l’Unione Europea e la sua peculiare visione della sovranità. Il prof. Galli ci ricorda che la sovranità è necessaria per poter agire nel mondo, ma nasce dalla violenza; solo con un atto violento, sia esso una guerra o una rivoluzione, una nuova sovranità viene a sostituire quella precedente. Ma le caratteristiche determinanti della sovranità, che è un concetto politico antico, sono oggi osteggiate da forze extra-sovrane, che possono agire sullo scenario mondiale, apparentemente senza essere limitate dalla sovranità statale, come, per esempio, le forze finanziarie, o quelle di origine morale, o, infine, quelle dell’informazione, che, più spesso che non, si trova però oggi a difendere la sovranità da cui dipende. E che ruolo gioca la cultura nel preparare i cittadini a capire le conseguenze dell’acquistare o del perdere sovranità? Sono le università ancora i luoghi della formazione del pensiero critico? E come porsi rispetto alle più nuove tecnologie, specialmente nel campo della medicina, che possono diventare un’arma di pressione politica sulla sovranità delle nazioni? In questa chiacchierata saranno toccati molti temi che, per quanto impreziositi dallo squisito eloquio del Prof. Galli, non possono non farci riflettere sulla direzione che la nostra società sta imboccando.

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I numeri nella mente.

Come fa il cervello a contare? Lo impariamo o nasciamo già in grado di farlo? E come lo fanno gli animali? E perchè poi li cervello userebbe due emisferi per fare cose diverse? Un piccolo viaggio dentro il cervello e il suo rapporto con i numeri parlando con uno dei più grandi scienziati del nostro paese: Giorgio Vallortigara. Già direttore del Centro Interdipartimentale Mente Cervello, ha appena conquistato il suo secondo finanziamento ERC-advanced, forse il più difficile da ottenere per un ricercatore.

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Sperimentiamo l'economia.

Di economia si parla in tutti i giornali e su tutte i telegiornali. Gli economisti vengono chiamati a spiegarci gli effetti di una manovra economica o ad illustrarci il futuro descrivendoci le conseguenza delle nostre azioni economiche. Eppure le previsioni economiche possono essere sbagliate e questo potrebbe portare alla nascita di una certa diffidenza nei confronti di questa disciplina, l’economia, che così tanto influenza le nostre vite. Ma gli errori che l’economia può fare non sono frutto di scarsa competenza degli economisti, quanto il risultato della complessità di questa disciplina che, per quanto utilizzi strumenti matematici molto sofisticati, ha uno status scientifico per lo meno precario. Non sorprende infatti che l’economia non sia considerata una scienza vera e propria, come la chimia o la fisica, ma appartenga al gruppo delle scienza sociali. Il problema principale in questo caso è che è molto difficile fare esperimenti in economia. Almeno fino ad ora. Si sta infatti affermando una nuova disciplina, che si chiama economia sperimentale, che sta cercando di costruire nuovi paradigmi di studio per portare più solidità allo studio dell’economia stessa. Ne parliamo oggi con Natalia Montinari, dell’Università di Bologna

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Dentro l'atomo: dove va la fisica nucleare?

La fisica nucleare italiana è una delle migliori del mondo. Dove si dirige oggi? e quali obiettivi si pone nel prossimo futuro. Dopo la scoperta del bosone di Higgs, qualcuno dice che la fisica sia finita. Ma scopriamo, insieme ad Antonio Zoccoli, fisico, dell' Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell'Università di Bologna e membro del gruppo di lavoro del CERN che ha scoperto il bosone di Higgs, che non è affatto così. In questo podcast vi si propone un viaggio in quella che è la disciplina nella nostra immaginazione è forse più di tutte l'immagine della scienza: la fisica nucleare. Per scoprire che il nostro ha una scuola di fisica che è fra le migliori del mondo

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L'intelligenza: come farne a meno?

L’intelligenza: l’ultimo taboo. Si tratta della cosa che ci rende più fieri come specie. Ma come individui, siamo intimoriti dalla possibilità che gli altri pensino che non l’abbiamo. Essere intelligenti è una di quelle cose che non si possono comprare. Un talento. Un dono. Eppure esistono oggi modi di studiare e potenziare la nostra intelligenza. Forse, nel continuo viaggio verso lo sviluppo che l’uomo sta compiendo, sarà necessario per andare avanti potenziare la nostra capacità intellettiva. Ma siamo pronti a farlo? Ne parliamo con Simone Rossi, neurologo e neurofisiologo dell’Università di Siena. Per cercare di capire se è giunto il momento di uscire dalla confortevole coperta della stupidità e abbracciare in toto la nostra intelligenza

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Una nuova alleanza

In questa prima puntata della seconda serie dell'elevatore di pensiero ci concentriamo per un momento su come sta cambiando drammaticamente il rapporto scienza-società. Dalla diatriba sui vaccini infatti si è in qualche modo fatta strada la tendenza a discutere di scienza, specialmente quando quest'ultima implica decisioni politiche. E in questo senso sono la medicina e la biologia ad essere spesso il terreno del contendere. E su questi terreni, molti sono i conflitti. Fra un fronte che vede nella scienza il modo migliore di interpretare la realtà e chi invece la percepisce con sfiducia, ma anche, all'interno del campo dei divulgatori, sul come debba essere affrontata la moderna divulgazione scientifica.​

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Il classico del Classico

Il liceo classico genera spesso dibattito nel nostro paese. Si tratta di una scuola unica al mondo per il tipo di formazione che prevede. Ma questa formazione è ancora adatta ai nostri tempi? Periodicamente si scontrano oppositori e sostenitori di questa percorso di studi, sostenendone ciascuno i pregi o difetti. Da un lato c'è chi dice che il liceo classico sia ormai inutile mentre dall'altro che la formazione che veicola sia ancora una ricchezza. Additato come scuola d'elite, era però anche uno dei più efficaci ascensori sociali nel nostro paese. Ma è ancora così?  Ne parliamo oggi con Federico Condello, professore ordinario di Filologia Classica all'Università di Bologna, autore del recente libro "La scuola giusta: in difesa del liceo classico" edito da Mondadori.  

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Il cancro e l'evoluzione dell'immortalità

In una di quelle discussioni oziosamente accademiche che dovrebbero permeare la vita degli studiosi, mi sono trovato a discutere di cancro con chi si trova di fronte a questa malattia tutti i giorni. E che mi disse: "proviamo a pensare mettendoci nelle scarpe del cancro stesso". La discussione che ne è venuta fuori è il seme che ha portato a questo podcast dove Giovanni Brandi, oncologo dell'Università di Bologna, cambia la prospettiva delle cose e arriva quasi a farci ammirare la terribile logica che porta all'evoluzione dell'immortalità del cancro . Cercando di capirne la logica ci troviamo quindi a parlare di alimentazione e oncologia, ma quando si parla di questi argomenti poi è difficile restare circoscritti, per cui non ho potuto evitare di stuzzicare il mio interlocutore su come vede la divulgazione scientifica in Italia, specialmente pensando ai suoi pazienti che sono spesso attratti da speranza per lo meno poco ortodosse. Giungiamo entrambi alla conclusione che su  i medici e sui politici che su questo hanno lucrato pesa una responsabilità che va ben al di là di quelle che sono le responsabilità penali. Incrinare il rapporto di fiducia che lega il medico al paziente equivale a distruggere uno dei collanti della società. Si susseguono quindi commenti su temi vari, dai vaccini, al modo in cui la scuola di medicina dovrebbe essere organizzata, allo straordinario ruolo della ricerca e del cammino che cerca di percorrere per sconfiggere non tanto il nemico dell'umanità, ma il nostro nemico personale: quella malattia che prendendo spunto da noi, cerca proprio di sostituirci. 

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